Giovanni Spampinato. L'Ora, 14-15 maggio 1969

La sinistra del “GIP” muove e dà scacco in una mossa

RAGUSA, 14 mag – A  pochi  giorni  dalla conclusione dell’XI Congresso  provinciale della  Democrazia  Cristiana di  Ragusa, si  registra il successo della  prima azione di  “contestazione  dall’interno”, iniziata  proprio alla vigilia del  congresso, dalla giovane sinistra  cattolica, riunitasi nel Gruppo di Impegno Politico.

Venerdì scorso  la  riunione del  Comitato Direttivo della  Sezione  di   Ragusa-centro,  convocata  per  il  rinnovo delle  cariche, si  è conclusa con un  nulla  di  fatto. Il dott. Di Paola  ha visto  inaspettatamente sfumare la sua certezza, fondata sulle passate esperienze, di vedersi  riconfermato, senza opposizione, nella carica di segretario. I quattro  rappresentanti del GIP hanno infatti provocato un clamoroso scombussolamento con la loro inaspettata proposta di discutere il programma della  maggioranza prima di  procedere alle votazioni.

La  richiesta inusitata nella Dc ragusana in cui in genere prima si decide e poi si discute, provocava accese discussioni, che si concludevano con la rottura di fatto della  maggioranza, interamente  dorotea, ma al cui interno i digiacomiani, in numero di cinque, rivendicavano  inaspettatamente la  loro  autonomia, aderendo alla  richiesta della sinistra.

Il dott. Di Paola  e il suo gruppo (sette in tutto) cercavano  inutilmente di riportare la situazione allo  “status quo”,  riuscendo solo a provocare un irrigidimento dell’opposizione.

La conclusione della  riunione è stata quella che abbiamo riferito sopra: nulla di fatto, e sostanziale successo  della  battagliera sinistra.

Questo è solo il primo scontro di quella “guerra guerreggiata” che il GIP è deciso a condurre contro il gruppo di potere del partito e che porterà, secondo le  dichiarazioni rilasciateci   da  alcuni  suoi esponenti, o ad una nuova gestione  autenticamente democratica della  Democrazia Cristiana a  Ragusa, o alla clamorosa uscita  del GIP dalla stessa DC.

Tempi  duri si annunciano per i notabili dc della provincia, abituati  da sempre a comandare senza alcuna opposizione, e adesso visibilmente  preoccupati e smarriti  di fronte all’inatteso sorgere di questa forte e decisa minoranza.

Il GIP ha intanto annunziato che esigerà che si proceda ad un tesseramento democratico: finora  infatti il tesseramento è stato fatto di ufficio, spesso col semplice ausilio di un elenco telefonico  da cui si traevano i nomi degli ignari iscritti.

Basti ricordare che i 24 delegati  sezionali  al recente congresso furono eletti da 37  tesserati, mentre ufficialmente risultavano 800 votanti…

TOM