Giovanni Spampinato. L'Ora, 16 - 17 maggio 1969

Vittoria: studente denunciato per vilipendio

E’ “reato” scrivere che la P.S. picchia

RAGUSA, 16 mag – La serie delle denunzie per “vilipendio  delle  forze  di polizia” contro giovani e studenti, continua. L’ultimo anello della lunga catena  è il rinvio  a giudizio  di uno  studente universitario di Vittoria, il ventitreenne Francesco Aiello al quale  viene contestata una frase inserita in  un  brano  pubblicato in  un  manifesto nel quale si esprime un giudizio  sul comportamento della  polizia,  in  occasione  degli scontri  tra  studenti  medi  e forze  dell’ordine  avvenuti  a  Palermo nello  scorso  gennaio. La frase  incriminata  per la quale si è arrivati alla  denunzia   poliziesca   e  al  rinvio  a  giudizio   del  giovane  è  “la polizia colpisce selvaggiamente gli studenti”.

La  nuova  grave  iniziativa  degli  organi  di polizia  ripropone in termini di viva preoccupazione  il problema dell’espressione del libero  pensiero  del singolo  cittadino, così  come è sancito dalla Costituzione  pur  restando – come  in questo  caso – nei limiti di un corretto dissenso.

D’altra parte,  non  è un  caso che la polizia  rivolge questo  tipo di denunzie di chiaro intento intimidatorio solo a giovani e studenti mentre tutti gli organi di informazione, compresa la RAI-TV,  quotidianamente riportano ampi  giudizi,  ben  più aspramente critici,  di parlamentari e  personalità della  cultura sui  medesimi  avvenimenti senza che peraltro ciò comporti denunzie di alcun genere.

Il giovane  incriminato dovrà  comparire il 16 giugno  prossimo dinanzi ai giudici della Corte di Assise di Siracusa.

TOM