Attilio Bolzoni. La Repubblica, 6 ottobre 2007 p 47

Raccontava ciò che altri cronisti non vedevano

Raccontava ogni giorno quello che i suoi colleghi non vedevano e non sentivano. Era l’inizio del 1972 quando iniziò a scavare sul misterioso omicidio di un costruttore. E su certe scorribande neofasciste, nella parte orientale dell’Isola.

Fu in quel momento che cominciò a morire. La vicenda di Giovanni come la vicenda di molti altri cronisti della provincia italiana. Isolati dai poteri locali. Additati come rompiscatole. Guardati male dai colleghi amanti del quieto vivere.